Tra le azioni di contrasto alla dispersione scolastica che il nostro Istituto ha intrapreso quest’anno, grazie al supporto dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), si evidenziano i percorsi di mentoring e orientamento che hanno registrato grande partecipazione. Lo scorso anno ne sono stati realizzati oltre ottanta e a breve ne inizieranno una quarantina.
Di cosa si tratta?
I percorsi di mentoring e orientamento sono progetti rivolti agli studenti che presentano particolari fragilità nella motivazione, nell’orientamento scolastico, professionale e nelle competenze di base e disciplinari. Sono strutturati in 20 ore (17 ore con il mentore e 3 ore con uno psicologo) con cadenza settimanale e si possono svolgere o durante la mattinata scolastica, o in alternativa, nella fascia pomeridiana.
Cosa si fa durante un incontro di mentoring?
Durante gli incontri lo studente viene supportato dalla presenza del mentor nella riflessione e nel riconoscimento, attraverso attività guidate che supportino le conoscenze capacità e competenze dell’alunno. Gli incontri sono occasioni di relazione e formazione in cui lo studente, attraverso il confronto con il mentor e la proposta di alcune attività, viene guidato nella riflessione su quelli che sono i propri bisogni emergenti in termini di motivazione all’apprendimento, di riconoscimento delle relazioni significative e di implementazione della propria competenza orientativa. Un lavoro di supporto alla riflessione e alla conoscenza di sé, rivolta non solo agli studenti che stanno attraversando un momento di difficoltà ma anche a coloro che vogliono iniziare a delineare il proprio progetto di vita. Ogni alunno, per tre ore, sarà supportato da una psicologa regolarmente iscritta all’ordine.
Chi è il mentor?
l mentor è un esperto della relazione, un operatore formato e laureato che utilizza la relazione educativa in maniera intenzionale e progettuale con gli studenti. Relazione è la parola chiave delle attività di mentoring poiché, attraverso essa, si strutturano le condizioni affinché lo studente possa dare inizio ad una riflessione critica su di sé, all’interno di un clima non giudicante e aperto allo scambio di idee e alla creatività.
Cosa ne pensano i ragazzi?
Diamo uno sguardo a quanto emerso dall’azione di monitoraggio dei percorsi mentoring realizzata attraverso colloqui e questionari di gradimento. La maggior parte dei ragazzi che ha partecipato si posiziona tra i “molto soddisfatti” e “soddisfatti” dell’esperienza intrapresa; lo rifarebbero e lo consiglierebbero ad un proprio compagno. Credono sia servito a modificare l’atteggiamento nei confronti della motivazione, impegno, relazione e apprendimento, identificando principalmente tra gli obiettivi raggiunti la motivazione all’apprendimento, il miglioramento dell’impegno scolastico e delle relazioni. Inoltre, la maggior parte dei ragazzi si ritengono “molto soddisfatti” del proprio mentor.
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria scolastica e chiedere della professoressa Nadia Terenziano, referente della dispersione scolastica Team PNRR dispersione scolastica: Prof.ssa Nadia Terenziano, Prof.ssa Stefania Rainone, prof Gerardo Scarano, prof.ssa Angela Di Martino.
da Iis Hack